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DON GIORGIO TROTTA: DAL SANTUARIO DI SANTA MARIA AL SANTUARIO DEL CIELO

…Non è facile credere! E non c’è fatica più grande sulla terra della fatica di credere, sperare, amare:  lo diceva anche la cugina Elisabetta alla Madonna «Beata te che hai creduto!»

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Ora, davanti al corpo inerme di Don Giorgio, pur nelle sue debolezze umane, potremmo dire la stessa cosa: Beato   te, Don Giorgio, che hai creduto.Oltre che nel Vangelo che predicavi, hai creduto nella storia della nostra chiesa viestana di cui sei stato una colonna importantissima. Lo dobbiamo principalmente a te se il santuario di Santa Maria di Merino è divenuto una celebrità per tutta la diocesi. In quel luogo ameno, sottoposto al silenzio forzato per quasi dodici mesi all’anno, ora frequentatori occasionali e devoti viestani, pongono ai piedi di Santa Maria di Merino le loro attese, le loro gioie, i loro dolori e le loro speranze nella certezza di trovare sempre una guida spirituale. Te ne sei andato in punta di piedi,senza far rumore. Volevi solamente che, dopo di te, le tue opere non andassero perdute ma che si continuasse come hai fatto tu ( e siamo sicuri che sarà cosi dopo la notizia diffusa qualche settimana fa che sarà Don Antonio De Padova il tuo successore). Hai fatto appena in tempo a vedere realizzata una tua nuova aspirazione, quella di qualificare l’area della cappella mariana di Palude Mezzane, e ti assicuro che, tutta illuminata, da area abbandonata quale era, è diventata area di bellezza e splendore unico in una aperta campagna.

Ma tu non sei stato solamente un prete goloso e geloso di innovazioni e creazioni per la tua Vieste. Don Antonio Spalatro, di cui ti vantavi fortemente di essere stato suo seguace e conoscitore, molto lo deve a te se attualmente è in fase finale il suo processo di beatificazione. Sei stato uno dei primi ad aver intuito che Egli meritava di essere meglio conosciuto e meglio amato. Già nel suo venticinquesimo anniversario della morte ( era il lontano 1979) pubblicasti il primo quaderno dattiloscritto e ciclostilato riguardante molti spunti del diario spirituale di Don Antonio, quello che successivamente ed in forma integrale venne poi dato alla stampa.Non potrai vedere sulla terra il compimento della sua glorificazione, ma certamente lo avrai già incontrato nel momento in cui in questa calda, ed a tratti strana estate, hai chiuso eternamente gli occhi.

Tutta la tua vita è stato un servizio. Molti non avranno dimenticato che sei stato anche parroco nella chiesa della Madonna della Libera a Rodi Garganico e a San Giuseppe Operaio in Vieste. Tanti ti hanno ascoltato come un ottimo predicatore, e tanti ti hanno letto per essere stato valido scrittore ed autore di alcuni libri. Certamente, ora che non ci sei più, essi continueranno ad essere la guida per tante persone che ti hanno amato e conosciuto.

Ciao Don Giorgio. Dopo le tue grandi fatiche e sofferenze, ora hai meritato un sonno profondo ed indisturbato, insieme ai tuoi genitori e ai tuoi parenti piu’ cari.