Madonna di Merino
aiutaci e rendici solidali con le persone colpite dal virus e in quelle che per questo flagello hanno lasciato il nostro mondo, feriti e caduti di una guerra giunta improvvisa e senza esser dichiarata. Madonna di Merino aiutaci a renderci solidali con le famiglie dei defunti e dei malati, segnati negli affetti più cari e in apprensione, vittime inermi di un nemico giunto come un aggressore a modificare gli affetti e le relazioni. Aiutaci e rendici solidali con chi è costretto all’esperienza della quarantena, esperienza quasi di carcere imposto, di arresti domiciliari, non per colpa commessa ma toccato da un avvenimento incomprensibile, o magari per dovere professionale o gesto di carità, pensando a quanti si sono contagiati a seguito del dovere professionale come sanitari e sono molti. Madonna di Merino facci solidali con i medici di famiglia e gli operatori di primo soccorso, in trincea con poche sicurezze – e a volte senza mezzi – a combattere un nemico invisibile. Aiutaci e rendici solidali con i medici e infermieri, gli operatori sanitari e i lavoratori tutti dei presidi ospedalieri, diventati campi di battaglia senza orari, turni e con forze che sembrano diminuire, mentre aumenta il suono delle sirene di allarme. Aiutaci e rendici solidali con i responsabili della vita civile, i governanti e gli amministratori, leaders in tempi calamitosi obbligati ad assumere decisioni che appaiono amare e impopolari. Madonna rendici solidali con gli abitanti del nostro territorio a vocazione turistica, imprenditori e lavoratori che temono per la stagione lavorativa che stavano preparando con impegno, creatività e responsabilità. L’insicurezza del momento sembra tutto improvvisamente compromettere. Rendici solidali o Maria di Merino con i dimenticati, anziani e persone che vivono sole, mendicanti, homeless, tutte categorie rimaste escluse dai circoli relazionali e che già erano in difetto e labili nei loro confronti.
Aiutaci e rendici solidali con gli ultimi che non appaiono più nell’informazione giornalistica e televisiva mentre fino a qualche settimana fa riempivano i palinsesti: gli emigranti e i rifugiati, chi rischia la vita attraversando in questi giorni il nostro mare. Tutti questi esistono ancora come prima e continuano il loro calvario. Madonna di Merino potrei continuare con altre categorie fino a giungere al mio cuore, al cuore di ognuno di noi qui in cattedrale o attraverso la televisione. Cuore che sta cercando di vivere questa celebrazione eucaristica anomala. Anche il mio e nostro cuore può essere affetto dal virus della chiusura e dell’egoismo. Un cuore che diventa carcere invece che forza di relazione amorosa. Aiutaci Maria di Merino a contemplare in tutte queste persone che sono la carne di Cristo, l’Eucaristia che in questi giorni non possiamo ricevere, l’eucaristia vivente fatta persona debole e sofferente ma che risplende sul proprio volto il volto del tuo figlio, il dolcissimo Gesù crocifisso e risorto. Come il tuo dolcissimo Gesù sulla croce tutti noi abbiamo sete e ti diciamo come la samaritana “Dacci l’acqua viva che sai fare sgorgare e disseta tutte le categorie di persone per cui ti stiamo offrendo questa celebrazione eucaristica. Disseta il nostro e mio cuore perché non si inaridisca. Amen
+ padre Franco MOSCONE