Noi la veneriamo sotto il titolo della “purità”, meglio conosciuta come Santa Maria di Merino. Ma basta prendere l’elenco dei 1.500 santuari mariani d’Italia, tra cui quello di Merino, per accorgersi della straordinaria varietà dei titoli conferiti a Maria.
Vi troviamo titoli legati alla vita di Maria (Immacolata, Annunziata, Addolorata, Assunta…), ai suoi interventi a favore degli uomini (Madonna delle grazie, dell’udienza, dell’aiuto, della consolazione, dei miracoli…), a luoghi particolari dove è apparsa o dove è venerata la sua immagine (Madonna della strada, della rocca, del ponte, del piano…), alla meteorologia o alla natura (Madonna della neve, del bosco, della stella…), alle differenti situazioni dell’esistenza umana (Madonna dei peccatori, della catena, della libera, del fervore…).
Talvolta i titoli suonano originali e perfino strani: Madonna di Cacciapensieri ,di Buon Riposo , dell’Elemosina.Di fronte a questa molteplicità di titoli si pone il problema della loro origine: che cosa ha spinto il popolo cristiano ad attribuire tante denominazioni alla Madre di Gesù? Questa molteplicità di titoli rischia addirittura di far dimenticare che la Madre di Gesù è solo una, e ha un solo nome: Maria.Questa molteplicità addirittura fa intravvedere un influsso pagano o qualche cosa di magico quando si reputa che una Madonna possa essere più importante di un’altra, per cui la Madonna di Fatima o di Lourdes, o quella di Medjugorie riesca a smuovere il popolo, mentre altre statue lasciano indifferente la massa. Invece il popolo dei battezzati deve rivolgersi a Maria e ai Santi come ad amici di Dio perché intercedano presso di Lui.
La risposta alla questione dell’origine dei titoli mariani potrebbe trovarsi in tre direzioni. Maria costituisce un meraviglioso compendio dei misteri della fede, se ella «è per tutti come uno “specchio”, un’icona vivente, in cui si riflettono in modo limpido e profondo le grandi opere di Dio» (Giovanni Paolo II, 8.12.1990), nessuna difficoltà a chiamarla con vari appellativi che la qualificano nella storia della salvezza. Poiché ha partecipato ai principali misteri di Cristo, dall’incarnazione alla croce e alla pentecoste, Maria può giustamente essere chiamata l’Annunziata, l’Addolorata…, oltre che la Madre, la discepola, la cooperatrice di Gesù. Questi titoli le competono perché si riferiscono a particolari momenti della sua vicenda evangelica. Una seconda fonte dei titoli mariani è l’amore, che per natura è un instancabile inventore di titoli e di simboli.
Così si spiegano le litanie lauretane, che il popolo si è appropriato e ne ha fatto un’espressione particolarmente suggestiva Un terzo motivo per attribuire nuovi titoli a Maria sono i suoi interventi nella vita del popolo di Dio. Essi spiegano tanti santuari, che sono il memoriale di un’esperienza di grazia mediante la Madre di Gesù. Maria è un Tu vivo per tanti fedeli che ricorrono a lei nelle necessità e ne sperimentano l’aiuto: sgorgano allora spontanee le invocazioni più belle che puntualizzano ciò che ella è stata in quei particolari momenti.(fonte Portale di Mariologia)