IL BALDACCHINO PROCESSIONALE ( FONTE CATHOPEDIA)
Si tratta di un’edicola mobile utilizzata per le processioni, che viene posto principalmente sopra il Santissimo Sacramento o un’immagine sacra. È spesso costituito da un drappo sostenuto da aste (quattro o più) ricoperto di tessuto. Gli elementi decorativi di coronamento consistono prevalentemente in pomi, in pennacchi, ecc., talora montati su supporti indipendenti in legno e metallo
Il termine baldacchino deriva da baldacco, parola toscana antica che indicava Baghdad, da dove proveniva la stoffa. Infatti, il nome baldacchino (baudequinus, baldekinus) designava un prezioso tessuto di origine orientale e compare nei testi medioevali per indicare questo oggetto processionale.
La struttura del baldacchino processionale è costituita da:
- cielo, rigido o fluttuante;
- drappellone, bordo decorativo
- aste di sostegno (quattro, sei o otto).
Cielo
Il cielo è un telo o drappo, che può essere rigido, o morbido. È generalmente realizzato in tessuto laminato, broccato o damascato, oppure ricamato o dipinto con figurazioni allusive all’Eucarestia o al Santo protettore. Il cielo è sostenuto da quattro o più aste, eventualmente intagliate, dipinte, dorate o rivestite di tessuto, culminanti in elementi decorativi mobili a forma di vaso fiammeggiante o di pigna
Drappellone
Il drappellone è un bordo attaccato ai quattro lati, che presenta spesso nel bordo inferiore elementi decorativi, come frange, nappe, lambrecchini o galloni.
Aste di sostegno
Le aste di sostegno del drappo (cielo), di solito quattro o più, che possono essere decorate ad intaglio, dipinte, rivestite di tessuto o dorate. La parte terminale delle aste è mobile e prende il nome di perettoni, può avere forme di:
- fiamma
- pigna
- melograno
- influorescenza vegetale.
Il baldacchino è un oggetto di origine orientale, ma diffuso in Occidente fin dall’epoca imperiale romana, quando , probabilmente, alla funzione originale di riparo si aggiunsero valori simbolici: per trasmettere particolare dignità e rispetto a quanto esso sovrastava, che fosse persona o cosa. Come per altri elementi di arredo, anche il baldacchino processionale passò nell’uso liturgico con questo stesso significato di conferimento di dignità ed onore che gli era riconosciuto nel mondo romano.Nel XIII e XIV secolo si afferma l’impiego obbligatorio del baldacchino nelle processioni del Santissimo Sacramento.
Nelle processioni celebrate a Vieste il baldacchino viene usato nella processione del Corpus Domini (fino agli anni 60 era in uso anche l’utilizzo di un ombrello liturgico artisticamente ornato e dipinto, utilizzato nelle processioni della reposizione nel Giovedi santo e nella distribuzione dell’Eucarestia ai malati: una processione eucaristica che ogni parrocchia effettuava subito dopo Pasqua per il precetto pasquale degli ammalati). Ma l’uso più evidente è nel giorno della processione di santa Maria alla quale il baldacchino è dedicato per la presenza di un dipinto del Simulacro sul cielo del baldaccchino.
A sostenerlo contribuiscono generalmente un rappresentante delle varie congreghe, ad eccezione per il baldacchino usato nella processione delle campagne di Merino dove tutti possono offrire la propria disponibilità.