Le spoglie della “bambina di Dio” a Vieste
E’ ancora intenso il ricordo del grande evento che la nostra città ha vissuto nella settimana che sta terminando. Un corpicino rinchiuso in un sarcofago di vetro, di cui era appena visibile un volto raffigurato in cera, verosimilmente quello reale della Martire, e il resto del corpo ( poche ossa) ricoperto da un abitino di prima comunione color bianco seta, con una fascia azzurra che cingeva la vita e dei guantini bianchi che chiudevano un rosario d’argento. Perché questa peregrinatio è avvenuta proprio a Vieste, visto che la nostra città non ha alcun legame diretto con questa santa? La risposta la potremmo trovare soprattutto in seguito alle tristi vicende che hanno coinvolto la nostra città in questo anno, ma anche negli anni precedenti. La risposta la troveremo anche guardando ai facili e illeciti guadagni nei quali molti si lasciano trasportare, guardando anche alle mondanità in cui spesso ci si lascia coinvolgere. Santa Maria Goretti ( Marietta) è stata presentata alla nostra città soprattutto come modello e come protettrice dei ragazzi. Nel nostro tempo, quando l’impurità e la promiscuità sono così estese fra i giovani, è bello ripercorrere la storia di una ragazza di dodici anni che nel 1902 lottò contro un giovane che voleva usarle violenza sessuale.
Questa fanciulla venne uccisa il 2 luglio 1902 per essersi rifiutata – in nome della fede in Cristo – di acconsentire alle proposte impure di un giovane di nome Alessandro, ma anche per aver perdonato chi ha distrutto la sua vita nel momento in cui il proprio fiore era pronto per sbocciare e profumare della sua santità. Per questo è stata proclamata Martire da Papa Pio XII.
E i santi sono proprio “coloro che hanno la luce nel cuore”. Una definizione di un bambino presente davanti alla piccola urna esposta nella cattedrale di Vieste e che ha colpito molto Padre Giovanni Aliberti, uno dei Passionisti custode del Santuario di Nettuno, dove riposano abitualmente le spoglie della piccola Goretti, e che ha presentato la nobile figura della Santa durante i vari incontri tenutosi in Cattedrale.
La nostra basilica si è riempita in questi giorni di profumo giovanile per i tanti giovani e ragazzi che hanno assembrato il tempio, curiosi di vedere questo corpo immobile, ma soprattutto desiderosi di conoscere meglio una storia commovente, antica ma tanto moderna perchè paragonabile agli innumerevoli episodi di stupro e violenze che quotidianamente accadono oggi, e sui quali i vari salotti televisivi, pur dando la notizia, hanno i loro interminabili programmi, durante i quali, più che ricercarne le cause per poterle combattere, sembrano piuttosto andare alla ricerca di ciò che fa notizia e “avvilente spettacolo”.