Fra canti popolari mesti di nostalgia, in una estate torrida e frenetica che ufficialmente è entrata nella sua seconda parte, e al rintocco delle campane a festa, il simulacro di Santa Maria di Merino è ritornato nella sua nicchia per rimanerci all’incirca nove mesi, prima della nuova festa dedicata a Santa Maria. Nel tempo che trascorrerà in silenzio, l’invito rivolto al suo popolo sarà sempre lo stesso
“ fate tutto quello che egli vi dirà!”
Dovremmo ascoltare un po’ di più queste parole. Ma ci lasciamo prendere dalle preoccupazioni umane che troppo spesso ci fanno uscire dal binario della sicurezza, proprio come un treno che deraglia e fa danni in proporzione all’urto subito.
Nel tempo delle vacanze, dal quale siamo ancora pienamente presi, tanti avranno avuto il tempo di andare in discoteca, o di fare una grossa abbuffata tanto da star male, o ancora avranno avuto il tempo di realizzare falo’ sulle spiagge (forse senza preoccuparsi più di tanto di lasciare l’ambiente pulito e senza alzare troppo il “gomito”). Ma tanti probabilmente non avranno cercato nessun momento per ricordarsi che il 15 di agosto non si fa festa solo per il “cuore” dell’estate, ma principalmente ricorre il “cuore” della Madonna, Colei che è dipesa totalmente dalla volontà di Dio, il cui corpo non avrebbe potuto certamente rimanere rinchiuso in una tomba. Per questo “Dio l’ha chiamata direttamente in cielo per reggere le sorti dell’universo in anima e corpo”.
L’estate dunque ora volge verso la parola “fine” e un anno se ne va, come ci ricorda una famosa canzone . Ma quel simulacro cosi bello e venerato di Santa Maria di Merino ( l’Annunziata) rimane appena nascosto da un vetro per farsi ammirare nella sua bellezza, ma soprattutto per farsi venerare da questo popolo viestano devoto, ma a volte fragile. Circa nove mesi e Maria tornerà sul trono della navata della Cattedrale,tra i suoi figli, nella sua bellezza e nel suo splendore di Ancella, che Dio ha amato più di tutte le altre donne, nel mondo e nella storia.