L’importante figura storica della chiesa universale, come Papa Gregorio XIII, può racchiudere nella sua biografia argomenti epocali.Gregorio XIII. al secolo Ugo Boncompagni (1502-1585), fu uno dei Vescovi più famosi che abbia avuto la Diocesi di Vieste. Bolognese di nascita, fu nominato Vescovo di Vieste il 20 luglio 1558. Governò la diocesi per due anni in momenti molto difficili: la città, infatti, ancora non si era ancora ripresa dai terribili saccheggi del famigerato Draguth. Probabilmente Ugo Boncompagni non venne mai a Vieste, tuttavia provvide con prodigalità a dotare la nostra Cattedrale di arredi molto pregiati, di vasi sacri, di paramenti preziosi e di quadri. Quando venne eletto al soglio pontificio non dimenticò la nostra città di Vieste. Infatti la fece riportare nelle Carte Geografiche affrescate nelle Sale Vaticane (ancora visibili), pur essendo una diocesi piccola e di scarsa rilevanza e inoltre, ricoprendo prestigiosi incarichi,non dimenticò mai la sua cattedra episcopale viestana e sottoscrisse fino al 1566 tutti gli atti con “Ego Ugo Boncompagnus, Episcopus Vestanus”.
Il 13 maggio 1572 salì al trono pontificio col nome di Gregorio XIII e fu fra i più saggi della storia della Chiesa. Mise in atto tutte le direttive del Concilio di Trento, bandì il giubileo dell’Anno Santo del 1575 e diede largo impulso alla cultura, favorendo la fondazione di scuole e collegi. Nella Basilica petrina una imponente scultura marmorea ( nel cui sarcofago sono conservati i suoi resti mortali), ricorda ai posteri il suo elevato calibro di Papa dedito all’arte, alla cultura, al rinnovo della musica sacra e soprattutto, tra i meriti scientifici durevoli di questo Papa, la riforma del calendario, che porta il suo nome, e che ancora oggi è universalmente in uso.
Tra tutte le pratiche devozionali del Papa Gregorio XIII, ci piace immaginarlo ai piedi del Simulacro di Santa Maria di Merino ( probabilmente l’ attuale) di cui senza dubbio sarà stato anche un attento estimatore artistico.