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LA SPERANZA E’ UNA PORTA SPALANCATA

INIZIATO ANCHE A VIESTE L’ANNO ORDINARIO DEL GIUBILEO 2025

Nella basilica concattedrale di Vieste, l’Arcivescovo Padre Franco Moscone, in occasione dell’inizio del Giubileo (con una porta già aperta come da disposizione del Papa, che ha voluto l’apertura delle porte solo nelle basiliche papali di Roma) ha concelebrato la Santa Messa di inizio giubileo. L’Arcivescovo ha esordito affermando come la cattedrale di Vieste, in questa occasione, ricordasse la festa di Santa Maria, così piena, da far riferimento appunto alla nostra grande festa. Ed il paragone, ha detto ancora, è calzante perché Santa Maria è il giubileo che i viestani celebrano ogni anno.

il Vescovo ha poi fatto esplicito riferimento a quanto già espresso dal Papa durante l’omelia in occasione dell’apertura della Porta Santa nel carcere di Rebibbia. Non perdere la speranza: spalancare la porta è un gesto di accoglienza che ci rende fratelli e che fa in modo che si pensi ad un gesto ancora più importante , cioè quello di aprire il cuore. I cuori aperti fanno la fratellanza, e la grazia del giubileo è soprattutto aprire i cuori alla speranza perché la speranza non ci inaridisce. La speranza, ha detto ancora l’Arcivescovo, non ci delude mai perché ci fa pensare che dopo il buio arriverà la luce. Quindi, passati i momenti difficili, poi arriveranno le gioie.

Nella speranza c’è sempre qualcosa di buono. La speranza è come quella porta aperta, anzi spalancata, ha detto ancora monsignor Moscone. La porta è già spalancata perché deve essere il segnale che ci deve ricondurre al nostro cuore. L’arcivescovo poi, alla fine della messa, ha voluto ringraziare tutti i presenti. in modo particolare le Autorità civili e Militari, i confratelli delle “colorate” congreghe, i sacerdoti, il coro interparrocchiale don Antonio Spalatro.

Subito dopo la benedizione, tutto si è concluso con un altro gesto inusuale, ovvero una breve venerazione ai simulacri di Santa Maria di Merino e di san Giorgio, protettori della nostra città che, per l’occasione sono state ostentate ed adornate dei loro ori ex voto. Un modo per chiedere il loro particolare aiuto a “spalancare le porte dei nostri cuori”.