METTERE DIO SEMPRE AL PRIMO POSTO
Il sesto giorno del novenario è stato dedicato alla vita di un quindicenne dichiarato
beato due anni fa.
Dapprima la solenne esposizione delle sue reliquie per poi continuare, dopo la
novena, con un collegamento via skype con la Signora Antonia Salzano che gode del
privilegio di essere la mamma del beato Carlo Acutis. Mamma Antonia, simpatica e
sempre sorridente, ha esordito salutando i viestani e decandando le bellezze naturali
del nostro territorio comunicando che anche loro,insieme al figlioletto Carlo, hanno
visitato Vieste.
Poi ha cominciato la sua lunga ma interessante videoconferenza parlando soprattutto del segreto principale di Carlo: l’amore per Dio e per il prossimo. Soprattutto Carlo ha aiutato tanta gente e con le paghette comprava coperte e sacchi a pelo per i senzatetto come anche la sera, dopo lo studio, andava in strada a portar da mangiare agli ultimi, dando fondo a tutte le sue risorse. Carlo , che pur aveva tanti amici, non si curava del loro giudizio, o forse del loro pregiudizio. Li raccomandava di confessarsi spesso, di andare a messa, di amare la Madonna e…di vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, facendo in modo di essere sempre pronti perché la morte non conosce il tempo, non conosce il modo , non conosce ostacoli e quando Dio ha deciso di chiamarci dobbiamo avere il nostro bagaglio già pronto. Carlo amava l’Eucarestia definendola la sua autostrada verso il cielo. Negli ultimi giorni di vita, dopo una malattia durata pochissimi giorni, si raccomandava alla sua mamma assicurandole che dopo la morte le avrebbe dato tanti segni che puntualmente si sono verificati.Ma in vita aveva già dato segni particolari che annoveravano Carlo come una persona particolarmente diversa dagli altri coetanei.
Carlo, ha continuato mamma Antonia, si è fatto amare in ogni angolo della terra soprattutto dai giovani e ha diffuso la sua buona parola semplicemente utilizzando i mezzi moderni di comunicazione quale è internet. Era un ragazzo come tanti ma speciale, unico, e oggi i ragazzi hanno bisogno di speranza e ottimismo, anche nei momenti difficili.
Mamma Antonia,virtualmente ai piedi di Santa Maria di Merino, di cui ha potuto godere le immagini trasmesse dalla videocamera collocata nella basilica cattedrale,anche a noi viestani ha dato il suo aiuto per far conoscere Carlo ed amarlo come quel ragazzo di oggi proiettato nella fede di cui tutti possiamo farne tesoro.