E’ appena trascorsa la festività pasquale,ma liturgicamente siamo ancora in piena celebrazione, e già siamo proiettati tutti verso la prima festa patronale che celebreremo solo tra qualche giorno. E’ la festa di San Giorgio, la prima ad aprire la carrellata delle feste cittadine, ma soprattutto la prima a fare il ritorno nella nostra pietà popolare dopo che la pandemia ci aveva bloccato qualsiasi possibilità per ben due anni successivi. E’ San Giorgio dunque. Ma il nostro cuore e i nostri pensieri già protendono verso la festa grande di Vieste, quella dedicata a Santa Maria di Merino.
Lo avevano detto in tanti durante la raccolta che abbiamo fatto nelle nostre postazioni ai tavolini: non ci interessa che ci sia o meno la festa civile. Noi vogliamo e desideriamo che si faccia la processione. Ma saremo accontentati in lungo e in largo verso questa nostra attesa. E per risvegliare i nostri animi già vediamo gli allestimenti delle luminarie che sono iniziati.E ìl tempo di deporre le nostre incertezze ( quantunque ci siano i venti di guerra nella martoriata Ucraina che fanno arrivare fino a noi i suoi terribili echi). E’ tempo di far festa per Maria, la nostra mamma celeste. E’ tempo di prepararci. E noi siamo pronti per questo atteso ritorno.