Si racconta che tanti anni fa, mentre le campane della cattedrale suonavano a festa in occasione della ricorrenza di Santa Maria di Merino, una delle campane – forse il campanone – si staccò improvvisamente dal ceppo facendo un capitombolo di alcune centinaia di metri, cadendo al suolo con enorme fracasso e grande spavento. La mano della Madonna fermò il grande disastro che avrebbe potuto verificarsi e, oltre alla campana caduta in frantumi, pare che non sia accaduto null’altro. La gente attonita grido’ al miracolo, ma era necessario che la campana venisse ovviamente sostituita .Si pensò di far fondere una nuova . La campana venne fusa probabilmente nel 1928 (non sappiamo se la foto riguardi la stessa campana in quanto ci è stata fornita), dunque novantaquattro anni orsono, e collocata al posto della precedente. Sulla stessa venne incisa l’immagine della Madonna di Merino per scandire il tempo e per richiamare i fedeli alle funzioni,e a tutte le ricorrenze ed eventi riguardanti la comunità. Da quel giorno la campana dedicata alla vergine di Merino non ha mai smesso di
diffondere il suo suono udibile nelle case dei viestani e lungo le spiagge che circondano la Vieste assolata ed
allora isolata.
Forse non tutto corrisponde a verità perché a volte è facile creare leggende nei paesini, dove ognuno ad ogni evento ci mette del suo. Certo è che ogni chiesa ha il proprio campanile e ogni campanile ha le proprie campane che accompagnano la vita dell’uomo, dal suo nascere fino al suo tramonto.
Noi, devoti della Venerabile immagine di Maria che ci accompagna da sempre, preferiamo vederla, come realmente è, impressa nel suono della campana. Ella ci annuncia che ogni nuovo giorno ci viene donato da Dio per lodarlo nello scandire dei vari rintocchi della giornata. In ogni momento la nostra sarà sempre una risposta chiara: Amen!!