Una innumerevole schiera di chierichetti ( alcuni con la tonaca della schola cantorum realizzata dal Servo di Dio Don Antonio Spalatro) ed una altrettanta schiera di seminaristi ( che all’epoca erano molto abbondanti nella nostra piccola realta’).
Ma ci colpisce il primo piano delle persone “IN” della “Commissione di Santa Maria”,adornati di fasce, di cui il Signor Manzini era il massimo rappresentante. In primo piano è anche il maestro Delli Santi che noi ricordiamo come un maetro pacato e molto rappresentativo nella scuola elementare di Corso Fazzini.
Era sicuramente un’altra epoca . Era l’epoca in cui per le feste patronali si sentiva attaccamento piu’ forte e piu’ religioso rispetto ad oggi. Basti osservare quante persone c’erano e soprattutto basti vedere quanti chierichetti c’erano. Oggi a qualsiasi processione i chierichetti si contano con il palmo della mano, quasi sia un evento che interessi in modo marginale. Invece la Santa Maria è la nostra festa piu’ importante, alla quale le giovani mamme dovrebbero inculcare la massima importanza ai loro figli, già dalla tenera età delle scuole primarie. E’ indispensabile infatti che i bambini crescano con il senso del rispetto e dell’attaccamento alle nostre tradizioni perché loro saranno gli uomini del domani. Se invece trascorrono l’ infanzia e la fanciullezza senza un sentimento ed un legame verso tutto quanto appartiene alla nostra terra, sarà poi difficile che lo possano fare quando nella loro gioventu’ avranno altri interessi. Che ne sarà dunque di quello che i secoli ci hanno tramandato e da cui noi stessi abbiamo tratto le basi essenziali per la nostra vita?