Il termine Ex voto, significa “a seguito di un voto”. Viene usato per indicare un oggetto dato in dono a Dio o a un Santo. Anticamente veniva usata molto l’espressione “Ex voto suscepto”, tradotta come per “un voto manifestato ed ascoltato”,cioè per voto fatto. Questa pratica, comune a molte religioni, anche se in forme differenti, è un impegno che il credente assume, purche vengano esaudite le richieste, oppure diventa un ringraziamento per una particolare grazia che è stata ricevuta.
La parola votum, deriva a sua volta dal verbo vovere, cioè promettere, formulare una preghiera a Dio..
Gli ex-voto sono ancora molto diffusi nelle chiese dedicate alla Madonna e ai Santi. Essi si completano con delle pitture, con delle miniature, con importanti monili in oro. Col tempo diventano tutte testimonianze di religiosità e di arte popolare. Vengono donati come segno di riconoscenza per la guarigione di persone o uno scampato pericolo,oppure per una pioggia che pone fine alla siccità e permette di produrre un raccolto abbondante.
L’oggetto quindi materializza il miracolo che diventa patrimonio culturale dell’intera comunità. Nei santuari mariani costieri del Gargano: santa Maria della Libera a Rodi Garganico, la Madonna di Loreto a Peschici, Santa Maria di Merino a Vieste l’evento viene tradotto anche con la donazione di remi di barche o di modellini di navi.
Ma tutto Il Gargano è terra storica di pellegrini e pellegrinaggi, ed è anche un serbatoio ricchissimo di questo patrimonio: A Vieste la statua di Santa Maria di Merino, per secoli è stata ornata abbondantemente di ori in occasione della festa patronale. Oggi, in seguito ai recenti interventi di restauro, la Sovrintendenza lo ha vietato per evitare graffi e danneggiamenti alla statua. Ha concesso un minimo ornamento, ma la gente comune continua a donare alla Madonna collane ed anelli in oro che continuano ad arricchire il già ricco patrimonio. Al contrario sono pochi i voti espressi in seguito a particolari occasioni di calamità naturale. Ancora oggi è ben visibile il modellino di una nave che per tanti anni era collocato in alto nella navata del santuario e che successivamente, dopo i primi interventi di restauro dello stesso santuario, è stato collocata in una finestra museo, chiusa da un vetro, e posta nella parete sinistra, all’esterno della chiesa.
La gente ama la Madonna, e in Lei confida. Sa che le occasioni per chiedere grazie sono infinite. Ma per alcune è necessario “sdebitarsi”. Il viestano lo ha sempre fatto molto volentieri.