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LA FIAMMA DEI VIESTANI

Si sono conclusi i “sabato di Santa Maria”

Vieste/Santa Maria 2016 ,l'arrivo al santuario di Merino - YouTube

Mentre va a definirsi sempre meglio come verrà celebrato il novenario  in onore di Santa Maria di Merino,che vivremo fra pochi giorni e di cui vi informeremo meglio appena possibile, nel santuario diocesano di Santa Maria di Merino si sono concluse le celebrazioni dei “sabato di Santa Maria”. A tali celebrazioni tutti abbiamo potuto partecipare grazie alla instancabile presenza degli amici di Gargano TV, ai quali dire grazie sarebbe troppo poco.

Una preparazione alla festa di Santa Maria vissuta nella tristezza del momento, per la tragica diffusione del coronavirus. Ma anche in questo momento di prova, ha detto il rettore del santuario Don Giorgio Trotta, dobbiamo saper offrire le nostre angosce e i nostri sacrifici guardando con speranza, e non come punizione, all’alba che presto arriverà per dare posto al pieno sole. “Mi ha commosso ed ho particolarmente gradito, ha confidato Don Giorgio, il dono di un cero fatto da una persona a nome di tutti i Viestani sparsi nel mondo e che abbiamo acceso davanti alla copia della statua di Santa Maria collocata nella chiesa all’aperto. Essa brillerà di luce propria per indicare la presenza viva dei viestani, anche se materialmente assenti. Noi non siamo prigionieri,ha detto ancora Don Giorgio, ma nello spirito dobbiamo goderci la massima libertà. Diciamo di liberarci da questo momento, anche se quest’anno non potremo godere la festa. Con la fantasia siamo liberi di andare dove vogliamo, per questo nella nostra festa dobbiamo essere lieti e partecipare spiritualmente alla gioia che comporta. Dentro di noi, infatti, possiamo vivere con uguale intensità la festa come l’abbiamo vissuta lo scorso anno o gli anni passati, ma senza ribellarci alle costrizioni che ci indicheranno. Per noi è pesante non poter celebrare la festa, ma dobbiamo viverla nelle dimensioni diverse, vivendo il punto di riferimento che meglio di tutti sapranno indicarci Gesu’ e la Madonna, per obbedire ciecamente alle disposizioni.

Io sogno e propongo, ha concluso don Giorgio, di poter vivere la festa di Santa Maria con la celebrazione di una santa messa qui nel santuario il giorno nove maggio, a mezzogiorno, con la presenza dei confratelli. Spero che le condizioni ce lo permetteranno. Sarebbe una occasione per poter festeggiare meglio la presenza di Santa Maria in mezzo a noi”.

Un sogno che certamente condividiamo noi, insieme a tutto il popolo viestano,che si appresta a festeggiare la sua Madre Protettrice.