Dovremo attendere alcuni giorni ancora, prima di vedere ufficialmente delineato il programma della festività di Santa Maria di Merino, che non sarà certamente pari al programma su cui abbiamo discusso in tanti incontri preliminari e che già avevamo pubblicato e iniziato a diffondere. Mentre il programma civile è ormai impensabile che possa essere svolto, quello religioso vedrà ugualmente i momenti di commozione, ma ridotti nei minimi termini. Si attende ora la voce sapiente dell’Arcivescovo che dia le giuste direttive, ma prevediamo che il programma religioso della festa di Santa Maria 2020 sarà scarno e non troppo diverso da quello di San Giorgio ormai definito e reso pubblico .
Noi ci auguriamo che ci siano le possibilità perchè almeno la processione venga rinviata anche se poi dovremo fare i conti con un periodo che, per altri versi, non sarà troppo favorevole. Ma per quest’anno dovremo accontentarci delle improvvisazioni, rispettando quanto più è possibile una tradizione che tradizione non sarà.
Non era mai accaduto, a memoria d’uomo, che la festa di Santa Maria non venisse celebrata il 9 maggio in “pompa magna”!
E questo non è accaduto neanche nei periodi oscuri delle malattie, della povertà o delle incursioni di briganti che pur hanno interessato la nostra cittadina.
Ma con l’evolversi dei tempi, si evolve anche la storia, e davanti alle tragedie che hanno coinvolto tutta l’Italia, dovremo ringraziare Santa Maria di Merino per averci preservato dai lutti a causa del coronavirus, che hanno coinvolto anche la nostra città ma solo in modo marginale.
Ci aggiorneremo dunque per conoscere le decisioni che presto saranno adottate, ma che porteranno certamente una sofferenza morale, qualsiasi vogliano essere. Per noi il nove maggio è la festa grande, che quest’anno non vedremo, ma che le nostre menti ricorderanno per sempre.