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L’ARCHIVIO STORICO DEL VESCOVADO DI VIESTE

CURIOSITA’ CHE  IN PARTE “COMPLETANO” LA STORIA DELLA FESTA DI SANTA MARIA .

vacanze-a-vieste-cattedrale-e-castello2.jpgIl Concilio di Trento, pur non accennando esplicitamente agli archivi,  crea le condizioni per la produzione di nuova  documentazione  che richiede di necessità la creazione di un Archivio  vescovile. 

Nel corso del tempo la sensibilità di alcuni vescovi , come Mons. Gagliardi nel riordinare  l’Archivio, produce un sommario elenco di consistenza; Mons. Vailati  “riassetta il materiale” archivistico secondo un “riordinamento più materiale che  sistematico” – altri hanno prodotto timidi  tentativi di riordino documentario, che testimoniano, oggi, anche barbare  spoliazioni .
Delle vicende dell’archivio storico diocesano di Vieste “Gregorio XIII” le carte  raccontano ben poco, anche perché, come per quello di Manfredonia, ma in tempi  diversi, questo complesso conobbe il saccheggio turco e fu testimone silenzioso  della decimazione della popolazione viestana nell’anno 1554. Esso è conservato  nei locali dell’Episcopio dove è sita anche la Biblioteca.

Recentissima è l’operazione di riordino e di inventariazione dell’intero Archivio storico diocesano di Manfredonia e di Vieste, iniziata e portata a termine, nell’arco  di un anno (settembre 2012- settembre 2013),  che ha ridato il giusto volto alla raccolta dei documenti di  queste due sedi vescovili. L’iniziativa è stata voluta, seguita, sostenuta da Mons.  Michele Castoro e, per la sezione di Vieste, dal rev.do Capitolo della Concattedrale .
L’archivio storico diocesano,risulta geograficamente costituito da due  sezioni: l’Archivio storico di Manfredonia, che ospita anche l’archivio capitolare  sipontino e quello delle confraternite sipontine, e l’archivio storico di Vieste.

Archivio storico diocesano sezione di Vieste

a. Archivio storico diocesano, con i seguenti fondi:

– Fondo Curia vescovile (1578-2009) con le serie archivistiche: “Diplomatico”, “Protocolli della corrispondenza”, “Visite ad Limina”, “Visite pastorali”, “Sinodi diocesane”, “Bolle-decreti-editti-circolari”, “Tribunale ecclesiastico”, “Acta beneficialia”, “Acta matrimonialia”, “Sacre Ordinazioni”, “Acta civilia”, “Acta criminalia”,“Acta excommunicationis”, “Stati delle anime”, “Confraternite”, “Amministrazione e contabilità”, “Corrispondenza ed atti”, “Notizie storiche e fotografie”, “Libri liturgici”, “Varie”.

– Fondo Mensa arcivescovile (1852-1962) comprendente tre unità archivistiche:“Ruolo esecutorio”, “Amministrazione”, “Mensa Arcivescovile”.

b. Archivio capitolare

– Fondo Capitolo della Cattedrale (1506-1992), articolato nelle serie: “Statuti e costituzioni”, “Conclusioni capitolari”, “Platee”, “Divisioni”, “Puntature corali”, “Censi e canoni”, “Rendite”, “Legati”, “Registri delle Messe celebrate”, “Amministrazione capitolare”, “Iscrizioni ipotecarie”, “Canonicati”, “Liti”, “Corrispondenza”.

c. Archivi confraternali:

– Fondo Arciconfraternita di S. Pietro d’Alcantara (1715-1992) diviso nelle serie “Statuti e regolamenti”, “Deliberazioni”, “Elenchi dei confratelli”, “Amministrazione
e contabilità”, “Bilanci di previsione”, “Rendiconti finanziari”, “Mandati di pagamento”, “Corrispondenza”, Atti diversi”.

– Fondo dell’Immacolata Concezione o del Suffragio dei Morti o del Purgatorio (1734-1953) con le seguenti unità archivistiche: “Statuti e regolamenti”, “Deliberazioni”,
“Contabilità e corrispondenza”.

– Fondo Confraternita del SS. Sacramento (1753-1959) nelle unità archivistiche “Statuti e regolamenti”, “Libri dei confratelli”, “Contabilità e corrispondenza”

– Fondo Confraternita di S. Giorgio (1908-1963), con quattro unità archivistiche: “Regolamento”, “Verbali”, “Registro dei confratelli”, “Rendiconti”.

La nostra Arcidiocesi, possiede un indispensabile strumento che permette di conoscere e fruire di un prezioso patrimonio documentario storico-religioso-istituzionale, così come è stato nel tempo consegnato nelle “carte”: parte del nostro passato ci sarà più familiare.

Il Responsabile dell’Archivio storico diocesano attualmente è il Prof. Antonio TOMAIUOLI.

(Le notizie sono state attinte dal sito Web dell’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-SanGiovanni Rotondo)