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I MINUTI DELLA RAI PER LA MADONNA DI MERINO

Lo storico giornalista Osvaldo Bevilacqua e il cameraman nostro concittadino Michele Di Maso avevano promesso che la puntata del programma  “Sereno variabile”, andata in onda nell’ultima domenica di agosto e  dedicata interamente a Vieste, sarebbe stata una  puntata bella e ricca di sorprese. E cosi è stato._linea_verde.jpg

Con sagacia e professionalità è stata messa in evidenza la bellezza della nostra costa e delle nostre tradizioni artistiche, storiche e culinarie forse come mai ci era capitato di vedere. E se non ci ha fatto troppa meraviglia rivedere “la meraviglia” del Pizzomunno, ormai reso ancora più  celebre grazie a Max Gazze’, ci hanno colpito e commosso  le immagini della nostra festa patronale di Santa Maria di Merino, forse per la prima volta trasmesse in un “contenitore” importante della televisione più importante dell’Italia.

Don Gioacchino Strizzi ha decantato in modo semplice ed entusiastico l’importanza in Puglia della nostra cattedrale e della nostra processione di Santa Maria per convincere coloro, che non la conoscono, ad essere presenti alla festa che commuove l’intera provincia di Foggia.

La nostra statua, di cui non si conoscono perfettamente le origini, è sicuramente l’immagine più preziosa della nostra cattedrale, ha detto Don Gioacchino, insieme alle tante e preziose opere d’arte che sono custodite nel tempio della cristianità viestana, come è la pala del Rosario del Manchelli. Una processione tanto sentita e partecipata dalla nostra popolazione, come  si è potuto rilevare dalle immagini  riferite alla processione  del mattino, della sera e della fiaccolata di rientro dalla chiesetta rupestre di San Lorenzo. Una statua della Madonna, che nella solennità di una festa attesa da un anno all’altro, sembra ricercare ogni volta il trionfo di fede e di devozione, tra la gente continuamente assiepata lungo il suo particolare e lungo cammino.

Un grazie particolare da parte del Comitato va ai redattori del programma di raidue, che in poco più di trenta minuti, hanno saputo parlare elegantemente della nostra città di  Vieste e che elegantemente  hanno puntato i propri riflettori su una festa che si perde nella notte dei tempi.