L’ottavario di Santa Maria), che una volta era il prolungamento sottotono della grande festa viestana, oggi rischia di essere dimenticato. Le cose prima erano diverse e già negli anni ’50 e ’60 la ricorrenza univa la scampagnata nella vicina collina di san Lorenzo (la cui chiesa omonima era diroccata) con la recita del rosario e dei canti in onore di Santa Maria.
Poi venne il tempo in cui i lavori di restauro di questa chiesa rupestre, dedicata al Santo delle stelle cadenti, misero in bella mostra l’antico tempio (illuminato successivamente anche con fasci luminosi notturni) e permisero che la ricorrenza dell’ottavario si celebrasse nei migliori dei modi, non senza aver fatto prima il pellegrinaggio mattutino presso il santuario di Merino.
La gente è sempre numericamente presente al grande pellegrinaggio del 9 maggio. La bella e calda giornata quest’anno ha permesso che sulla spiaggia di Scialmarino si formasse una scia lunga quasi tre chilometri.La presenza umana però tende molto a diminuire nel giorno dell’ottavario.
Non sappiamo perché,attualmente la chiesa di san Lorenzo, dove la celebrazione dell’ottavario assumeva toni solenni,oggi versa in uno stato di trascuratezza.Crediamo che sarebbe doveroso ridare risalto a tale ricorrenza, come la tradizione vuole, ma anche ad un utilizzo continuo che sarebbe – a nostro parere – un grande rispetto verso la nostra storia, che ha tante cose da raccontare…compresa la presenza di un vecchio e canuto eremita che,protetto dalla preghiera solitaria,pare si sia fermato in questo luogo per contemplare la natura e il rumore del silenzio.
Ci auguriamo che il nostro appello, che certamente si unisce a quello di alcune associazioni che lo hanno fatto prima di noi, venga raccolto e non sia ancora una volta disperso dal vento per cadere fra le onde del mare.