Quando la memoria intacca la storia
Nei tempi attuali si fa fatica a raccogliere offerte perchè non tutti intendono contribuire, e chi lo fa spesso stenta ad aprire tutta la mano. Verso la fine degli anni ’50 il comitato poteva invece permettersi una festa addirittura di cinque giorni, con luminarie fastose, fuochi interminabili, bande forestiere di notevole spicco e cantanti allora famosi. Ora queste cose ci fanno quasi sorridere, ma in quei tempi la gente credeva molto nella festa patronale perchè era una delle poche occasioni in cui il il commercio locale si metteva davvero in moto , tanto da richiamare un numero elevato di ospiti provenienti addirittura da Foggia e da altri paesi del Gargano.
Vogliamo proporvi un articolo a firma di un nostro concittadino Domenico Ciuffreda, che sul mensile “il Faro di Vieste” (unico foglio di collegamento che Vieste poteva permettersi), ci fa sorridere, ma ci fa anche riflettere. Forse dovremmo trarre qualche spunto per migliorare la nostra festa.