Nel clima estivo e festaiolo della vigilia di sant’Antonio, giungeva improvvisa ed inaspettata la notizia della scomparsa di Pasquale Rosiello, amichevolmente conosciuto come Zio Mario.
Da quella data è passato un anno ma quasi non ce ne siamo accorti. Forse perchè eravamo abituati alla presenza continua di Mario, intervallata da periodi di assenza che i suoi motivi di salute gli imponevano. Ma Mario lo abbiamo ugualmente sentito accanto a noi pur non vedendolo piu’. Mario era per tutti il buon tempone,dispensava ilarità nella propria famglia, nel comitato e con i suoi amici. E spesso scherzava proprio sul suo precario stato di salute che lo preoccupava, ma non lo faceva pesare. Mai lo abbiamo visto nervoso o arrabbiato. La salute malferma lo aveva un po’ privato della libertà e via via che il tempo passava, la malattia consumava i suoi giorni e la voglia di essere presente tra di noi. Dopo il decesso di Giulio Argentieri,avvenuto quando il 2016 era appena cominciato, il Comitato aveva affidato a Mario l’incarico di cerimoniere. Incarico che venne accettato con alcune remore ma che non riusci a portare a termine. Dal Cielo la Madonna di Merino aveva gia deciso che Mario non avrebbe più fatto ritorno tra di noi. Un anno fa lui sia ddormentava nel silenzio, ma il suo ricordo sarà intramontabile. L’armonia della organizzazione della festa è fatta anche di queste cose.