La cattedrale non era particolarmente affollata, ma loro ce l’hanno messa tutta per esprimere il loro voto di affetto alla Protettrice di Vieste Santa Maria di Merino.
Cosi, nella semplicità che si caratterizza con le loro esigenze, i ragazzi dell’associazione sociale di Vieste Angeli H,durante la terza serata della “festa a Maria”, hanno offerto la preghiera e i canti spontanei, facendo anche diversi riferimenti a Don Antonio Spalatro, particolarmente devoto della Madonna di Merino, e al Papa Francesco che tutti, ne siamo certi, potrà divenire santo fra “cento anni”, come ha espresso Sandro Troiano, presentatore della serata e definendosi come Angelo H della medesima associazione.
Poter essere accanto alla Madonna non è cosa semplice, ma è possibile. Per questo Don Antonio, il nostro santo, sicuramente è accanto a Lei, la vede e la contempla. Cosi come la contemplano tutti gli altri sacerdoti che ci hanno preceduto e, pur non essendo morti in concetto di santita’, hanno condotto la loro vita secondo il volere di Dio.
Doverosa una nota di ringraziamento all’organizzazione, impeccabile per tutto l’evento. Le realtà associative della nostra città sono impegnate nel sociale con la sola forza di volontà e abnegazione personale.
Alla fine il ricordo più emozionante dell’ udienza dal Santo Padre del 20 maggio 2014, quando il Papa si è avvicinato ai disabili e in particolare ai nostri ragazzi, scambiando qualche parola, un bacio, un ricordino con la benedizione, e chiedendo questa volta non di pregare per il Papa ma di ricordarsi delle loro esigenze e di chi si occupa di loro. Ogni qualvolta che si fa del bene a un disabile, la loro azione giunge “dritta dritta” come offerta gradita alla Madonna.