Narrare la genesi di questa iniziativa è semplice. La racconto per dar ragione a chi ha potuto dubitare circa l’opportunità di accostare a una pratica di fede tradizionale millenaria un elemento nuovo, quello della Via Matris, dove per Via Matris non si intende ricordare i dolori di Maria, bensì offrire una meditazione sui momenti salienti della sua vita.
Cristo è la nostra meta e in Cristo il Padre.La nostra via a Cristo è Maria, la Madre. Chi meglio di Lei può condurci a Lui? Chi meglio di Lei può aiutare il nostro cammino come modello e come sostegno? In un momento in cui si accredita il pellegrinaggio di un profondo e intrinseco significato, si è pensato di dotare la Via Santa della Città di Vieste di pannelli di bronzo montati su pietra grezza del nostro Gargano, raffiguranti scene della vita di Maria. Nulla togliendo al pellegrinaggio tradizionale, si aggiunge, a beneficio dei pellegrini, non un elemento folcloristico, ma un episodio della vita di Maria che aiuta nella riflessione il cammino del pellegrino.
Le scene della vita di Maria sono state scelte e selezionate con cura e posizionate, nel percorso, al punto da non disturbare la sosta storica, ma integrarla con una devozione particolare.
Esse sono:
Prima scena: l’angelo Gabriele annunzia a Maria la maternità divina; è posta accanto alla Pietra grande in Vieste, ai margini della villa comunale.
Seconda scena: Gesù nasce a Betlemme da Maria Vergine; è posizionata ai piedi della collina di S. Lorenzo, di fronte alla chiesetta.
Terza scena: presentazione di Gesù al tempio; è posizionata all’inizio del piazzale della pietra della Defensola.
Quarta scena: Gesù e Maria alle nozze di Cana; è posizionata nella vicinanza della pietra coperta delle Mezzane.
Quinta scena: la Pietà; è posizionata all’imbocco del tratturo di Porticello.
Sesta scena: la Chiesa nascente nel Cenacolo; è posizionata all’uscita del tratturo dell’imbarcatoio.
Settima scena: l’Assunzione e la Gloria di Maria; è posizionata all’ingresso del piazzale antistante la chiesa di S. Maria a Merino.
L’iniziativa si è potuta realizzare grazie al patrocinio e al sostanziale contributo dell’Amministrazione comunale per la ricerca dei cippi e la loro messa in opera. I pannelli invece sono stati donati da fedeli che hanno voluto ricordare momenti significativi della loro vita o della loro devozione a Maria.
Don Giorgio TROTTA