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LA FESTA DI SANT’ANTONIO, UN CONNUBIO CON LA FESTA DI SANTA MARIA DI MERINO?

La tredicina, ovvero i tredici giorni in preparazione alla festa di sant’Antonio,che ha luogo il 13 giugno è una pia pratica nata subito dopo la morte del Santo. Si tratta di preghiere che vengono recitate per tredici giorni consecuvi. I giorni sono tredici a ricordo del giorno della sua morte ( 13 giugno 1231): I Pontefici arrichirono questa funzione con molte indulgenze.Leone XII promulgò in perpetuo l’indulgenza plenaria da scegliere in uno dei tredici giorni, con la possibilità di essere lucrata anche dalle persone impedite a partecipare alle funzioni, come gli ammalati, gli infermi e i carcerati.

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La Tredicina si ripete ancora oggi nella Basilica di Padova e in altre chiese antoniane o francescane, come pure privatamente in tante famiglie. Ma con lo stesso termine si intende anche una preghiera articolata in tredici orazioni, che ripercorrono gli aspetti più significativi della vita e della santità di Antonio.

La Statua di Sant’Antonio, venerata a Vieste, particolarmente bella ed antica, gode il privilegio di essere custodita in una delle Chiese più belle e vetuste  di  questo Centro, quella di San Francesco, anticamente dedicata a Santa Caterina, che per la sua posizione, completamente protesa sul mare, gode di scorci panoramici fra i più caratteristici dell’intero Gargano e verso la quale si sono consumati migliaia di scatti fotografici.

35.jpgQuesta festa ha un connubio con la festa di Santa Maria di Merino? Sicuramente il simulacro viene trasportato in Cattedrale in occasione della grande festa viestana e viene portato in processione nella stessa occasione insieme ad altre statue, ma la pietà popolare vuole anche che questo Simulacro, il giorno della festa di Sant’Antonio, venga trasportato in processione verso la cattedrale per “ porgere il saluto a Santa Maria” e poi proseguire con il trionfale incontro con i fedeli lungo le strade di Vieste. Certamente la realtà è diversa dalla credenza popolare. Essendo la Chiesa di San Francesco una rettoria dipendente dalla Cattedrale, si vuole dare importanza alla stesso sacro Edificio facendo ripartire di li la processione in forma ufficiale e solenne, dopo una breve sosta di preghiera proprio di fronte alla cappella di Santa Maria di Merino, ma chissà che non ci siano anche altri motivi che la storia non ricorda.